Se non disegni la tua vita, qualcun altro lo farà per te



Vorrei che ti fermassi per un attimo, povero smidollato, e facessi un bilancio della tua misera esistenza.

Sarebbe figo cominciare un post così, probabilmente l’ultimo prima di scappare per Honolulu.

Invece è ciò che disse San Benedetto ai suoi seguaci nel quinto secolo.

Parlo spesso con amici smidollati del momento che stiamo vivendo e di quanto sia difficile reagire.

E mi viene in mente che.

Esistono migliaia di persone che conducono vite di disperazione, impegnate per lunghe giornate in lavori che odiano, che comprano cose che non servono per far bella figura con gente che nemmeno piace loro.

Se questo assunto è vero, allora bisogna aggiungere una cosa.

Dura, ma qualcuno deve pur dirla.

Dobbiamo affrontare il fatto che non è interesse dei governi né delle aziende risolvere questo problema per noi.

Non parlo delle cattive aziende, ma di tutte le aziende.

Tutte le aziende sono concepite per poter trarre il massimo profitto da ognuno di noi.

Sta a te come individuo assumere il controllo e la responsabilità del tipo di vita che vuoi vivere.

Se non sarai tu a disegnare la tua vita, qualcun altro lo farà per te.

Potrebbe piacerti o meno.

Fai in modo che sia almeno una tua scelta.


Illuminato da nigel marsh: come far funzionare il binomio lavoro-vita privata

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10 Comments on "Se non disegni la tua vita, qualcun altro lo farà per te"

  1. Cristina says:

    Bravo Luca, concordo in pieno.
    Se una persona sa con certezza quello che vuole è in grado di negoziare in maniera più profittevole.

    Keep rockin’, babe! :D

  2. Valentina says:

    I tuoi post sembrano scritti come sottotitoli dei miei pensieri.. e anche la tempistica e’ sorprendente! Bravo Luca, profeta delle giovani menti.

  3. Gershom Charig says:

    Condivido pienamente ciò che scrivi.
    Delle volte bisognerebbe smettere di dare per scontate le certezze lavorative che abbiamo. Analizzare il nostro stile di vita invece del nostro stipendio.

    Sta a noi decidere in che modo vivere.
    Anche se è difficile, perché spesso significa privarsi di molte delle sicurezze che la società ci offre.
    O meglio: che vuole far credere di averci offerto.

  4. Lori says:

    Come tu dissi, o ti si ama o ti si odia… beh.. giàssai. Hai una sacrosanta ragione.
    San Benedetto disse quello? Chissà quanti lo avranno accusato ai tempi.
    Tu illudi la gente, dicono? Non capisco perché si accaniscono tanto. In fondo se a loro le tue argomentazioni non tangono, non vedo perché fermarsi a perdere tempo ad argomentare cercando di farti cambiare idea, quando mi pare ovvio che da entrambi le parti ci sia una presa di posizione piuttosto forte. Tutti con fatti che ne accertano la verità.

    Come disse Confucio:
    «Le persone che dicono che possono e le persone che dicono che non possono tipicamente hanno entrambe ragione»

    E poi, da quando uno si preoccupa così tanto del bene del prossimo piuttosto che del proprio interesse in primis? Saranno gli stessi che si rivoltano contro il governo illusionista che abbiamo da anni?

    Uhm… non ho mai visto una rivoluzione.

  5. silvana seddio says:

    Scusa Lori ,se mi permetto, ma la mia è deformazione professionale,ma si dice : ” come tu dicesti ” Luca , mi piace cosa dici e come lo dici , anche perchè è come , io , lo direi . Bravo , continuerò a seguirti .

  6. Lori says:

    Ahahah, hai fatto bene! :P Frequentare Ciciliani mi fa male ._.

  7. Mariosa says:

    Ecco che anche qui apri non una porta, ma un portone.
    Ricordo una bellissima immagine di Fast & Furious – Tokio Drift (chi l’ha visto) dove si apre una vista della città dall’alto. Centinaia di persone che si muovono come piccole formiche. Questo il dialogo:

    Sean: Perché mi hai fatto correre con la tua macchina?… sapevi che l’avrei distrutta…
    Han: Perché no?
    Sean: [Risata] …Perché ci hai speso molti soldi.
    Han: I soldi non mi mancano, è di fiducia e di carattere che ho bisogno intorno a me… dalla gente che frequenti puoi capire chi sei… e se serve una macchina per farmi capire chi ho di fronte, è un prezzo che sono disposto a pagare… Guarda quelle persone laggiù, seguono le regole, per che cosa? Si lasciano guidare dalla paura.
    Sean: E che succede se non lo fanno?
    Han: La vita è semplice, bisogna scegliere senza mai voltarsi.

    E’ un’immagine che mi è rimasta impressa, così come il dialogo. Ognuno poi ne trae le conclusioni che preferisce. Buona continuazione.

  8. Claudio da Catania says:

    Ciao Luca,
    leggo il tuo blog da circa un mesetto e lo trovo piuttosto interessante, mi aiuta a viaggiare, in un certo senso, anche se sono sempre nello stesso posto!

    Ti lascio questo commento per farti una domanda:
    io comprendo il fatto che se davvero volessimo un cambiamento questo deve partire principalmente da noi, ma questo come può accadere se ci sono molti fattori che ti costringono a restare nella stessa situazione di m*rda?
    Io frequento l’università (Grafica pubblicitaria e Comunicazione) e vorrei davvero tanto trovare la mia strada, anche al di fuori della mia città o del mio Paese (sono sempre stato un tipo intraprendente), ma purtroppo (da siculo o da italiano comprenderai) devo provvedere in parte ai bisogni della famiglia dato che faccio parte di quella grande fetta che non arriva alla seconda settimana del mese, oltre che a completare l’università (ancora due anni!).
    FORTUNATAMENTE sono uno dei pochi ragazzi che ha un lavoro, un full-time pagato da part-time dove vieni trattati come carne da macello, se si può chiamare fortuna, ma ovviamente non riesco a risparmiare nulla.
    Mollare tutto e partire sarebbe alquanto improbabile perché non si tratta solo di mettere in gioco me stesso, ma anche quel pezzo di pane che porto a casa.
    Tutto ciò ovviamente porta scompensi anche a livello emotivo e nei rapporti personali.

    Non vuole essere un commento per raccontare agli altri dei miei lamenti, ognuno ha i suoi e non penso che ne vogliano ascoltare altri, ma in questa situazione, in questo contesto in cui si trova Catania/il Sud/L’italia, come può un ragazzo pieno di sogni, speranze e ambizioni nella vita ad andare avanti? Forse non rimane che credere? e a cosa?

    • admin says:

      Ciao Claudio, non so nel dettaglio la tua situazione familiare per cui non so darti una risposta precisa. Quello che posso dirti è che ho conosciuto tantissime storie di gente che ha mollato tutto e ti assicuro che non è facile per nessuno.
      Credi in te stesso e organizza un bel piano di fuga, che non dev’essere mica per sempre, ma una molla per cambiare la situazione attuale.

  9. Lavinia says:

    Che coincidenza, proprio giorni fa leggevo ‘Chi non progetta ha già deciso di essere progettato’. Stesso concetto, parole diverse. Ora bisogna solamente applicarlo!